| PROPORZIONI E PERCENTUALI, RISCHI, ODDS E TASSI
 
 5.7. IL CONFRONTO TRA UNA PROPORZIONE CAMPIONARIA E UNA PROPORZIONE ATTESA CON IL TEST Z; DIMENSIONE MINIMA DEL CAMPIONE, PER L’USO DELLA DISTRIBUZIONE NORMALE. 
 
 Nel capitolo 3 sul chi quadrato, è stato presentato l’uso della distribuzione normale Z - sia per il confronto di una proporzione osservata con una proporzione attesa, - sia per il confronto tra due proporzioni osservate, quando i campioni sono di grandi dimensioni. Infatti,
  in tali condizioni, esiste corrispondenza (già illustrata) tra distribuzione 
   
   Per una verifica empirica, è sufficiente controllare sulle tabelle dei valori critici che per a = 0.05 - nella distribuzione normale bilaterale si ha Z = 1,96 - nella distribuzione chi-quadrato con un gdl si ha c2 = 3,84 
 Nell’analisi statistica dei dati, è quindi possibile utilizzare indifferentemente metodi che si rifanno alle due distribuzioni. Ad esempio, nello studio dell’effetto di 4 farmaci con i dati seguenti 
 
 
 
 
 mediante la distribuzione normale o test Z è possibile verificare 1
  - se la proporzione 
   
 2
  – se la proporzione di guariti del farmaco C (con 
   
 Per
  confrontare
  tra loro l’effetto di tre o più farmaci sulle frequenze di
  guarigione, è opportuno ricorrere al test 
   
 
 
 
 Ma,
  come illustrato nel capitolo 3, è possibile servirsi di queste due
  distribuzioni  ( 
 Con
  
   H0: pA = pB = pC = pD sono sempre multiple, esprimibili con la frase H1: almeno una p è diversa dalle altre oppure H1: almeno due p
  sono differenti tra loro 
   
 Rifiutata
  l’ipotesi nulla, con metodi più sofisticati è possibile poi verificare tra
  quali proporzioni 
   
 Se
  in un esperimento con 
   - per confrontare se è statisticamente significativa -
  la differenza
  tra la proporzione
  
   - è possibile utilizzare sia (1) la frequenza assoluta, sia (2) la frequenza relativa: 
 1 – con la frequenza assoluta 
   
 2 – con la frequenza
  relativa 
   
 
 La
  parte –
  0,5 (spesso scritta – 
   - riportata al numeratore nella formula con la frequenza assoluta, - è chiamata correzione per la continuità o correzione di Yates (Frank Yates, inglese 1902–1994. Laureato in matematica, assistente di Ronald Fisher nel 1931 quando lavora nell’istituto di ricerche agrarie Rothamsted Agricultural Research Institute. Diventatone direttore, nel 1954 dirige l’installazione del primo computer inglese, l’Elliot 401, scrivendo programmi per l’analisi della varianza). 
 La
  correzione
  di Yates è motivata dal fatto che 
   Ad esempio, se nella tabella precedente prendiamo -  che i guariti con il farmaco A
  sono 
   - occorre considerare che il valore 37 non è da intendere come un valore continuo (37,00) ma un valore di una unità, collocato sul 37; - quindi l’unità 37 su una scala continua occupa lo spazio unitario da 36,5 a 37,5. Ne deriva che la distanza 
   in realtà è 
   I suoi effetti sono ovvii: il valore di Z risulta minore. Con l’uso di una frequenza relativa,
  la correzione
  di Yates diventa  
   
 Per
  utilizzare la distribuzione Z in test sulle
  proporzioni, si richiede che le dimensioni 
   Quando 
   Negli altri casi, è ritenuto adeguato solamente  un campione di dimensioni 
   
 dove al denominatore - 
  è da intendere il valore minore tra 
   Devono essere esclusi i valori estremi, minori di 0,02 oppure maggiori di 0,98. Ovviamente,
  come è possibile vedere in altre parti del testo, non esiste uniformità tra
  le diverse scuole di statistica anche su questo piccolo problema su quando un
  campione può essere definito abbastanza grande: alcune richiedono
  un campione 
   
 ESEMPIO
  1. Calcolare le dimensioni minime 
   Risposte. A)
  Quando 
   Con il calcolo 
    si
  stima che il campione minimo sarebbe 
   
 B)
  Quando 
   Ne deriva 
    che il campione minimo sarebbe 
   
 Quando
  ci confronta il valore sperimentale 
   Nel caso di un test bilaterale, le ipotesi sono formalmente scritte come H0:
  
   dove l’ipotesi nulla significa che -
  la proporzione 
   -
  oppure, espressa con altre parole, il campione con proporzione 
   
 Nel caso di un test unilaterale, l’ipotesi alternativa è scritta come H1:
  
   La loro ipotesi nulla, -  in alcuni testi, è scritta
  come nel caso bilaterale H0: 
   - in altri e formalmente più corretta, considera anche il segno opposto. Pertanto le ipotesi unilaterali possono essere scritte come H0:
  
   oppure H0:
  
   
 ESEMPIO 2. Un farmaco contro l’asma determina una netta riduzione dei sintomi nel 28% dei pazienti, già dopo una settimana di somministrazione. Per valutare gli effetti di un nuovo principio attivo, su 150 pazienti ai quali è stato somministrato nelle stesse condizioni, il numero di individui con la stessa riduzione dei sintomi è stato 57. Il nuovo principio attivo è statisticamente migliore? 
 Risposta.
  La proporzione di individui che hanno risposto positivamente alla
  somministrazione del farmaco nel campione con 
   
   
 Il
  test è unilaterale, poiché si tratta di decidere se la proporzione reale
  
   In termini più formali si scrive H0:
  
   Usando la formula con - la frequenza relativa 
 
 
 si stima Z = 2,44. Usando la formula con - la frequenza assoluta 
 
 
 si stima lo stesso valore Z = 2,44 (a meno delle approssimazioni nei calcoli) In una distribuzione normale unilaterale, a Z = 2,44 corrisponde una probabilità P = 0,007. Questo risultato significa che, - se H0 fosse vera, cioè se la proporzione vera p di guarigione del farmaco nuovo fosse 0,28 come per il farmaco vecchio, - esiste una probabilità P = 0,007 che il farmaco nuovo dia in risultato come quello ottenuto o ancora migliore. Una probabilità P = 0,007 ( o del 7 per mille) è oggettivamente bassa. Di conseguenza, si decide di rifiutare l’ipotesi nulla e quindi implicitamente di accettare l’ipotesi alternativa. La dizione estesa di tale conclusione è: con probabilità P = 0,007 di errare (perché può essere che H0 sia vera e che il risultato sia stato ottenuto effettivamente solo per caso) rifiuto l’ipotesi nulla e accetto l’ipotesi alternativa. Oppure, più sinteticamente: con probabilità P = 0,007 il farmaco nuovo è statisticamente migliore. 
 
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| Manuale di Statistica per la Ricerca e la Professione © Lamberto Soliani - Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Parma (apr 05 ed) ebook version by SixSigmaIn Team - © 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||